E’ appena arrivato il nuovo catalogo e subito salta all’occhio che le prime pagine non sono più dedicate alle Toscane ma alle Ibride di Tea.
E’ stato quasi per caso: tra le rose introdotte quest’anno ci sono Ibridi di Tea e non Toscane.
Sia le Toscane che le HT sono molto richieste.
Ormai dallo scorso anno avete ridotto drasticamente lo spazio riservato alle rose inglesi.
Si, stanno vendendo meno. I giardini sono sempre più piccoli e le inglesi chiedono molto spazio. Inoltre d’estate patiscono un po’ il caldo. Per noi hanno anche la concorrenza delle Toscane che sono più adatte al nostro clima.
Nel catalogo non ci sono novità nelle due linee di rose da voi introdotte, le farfalle e le toscane. Per i prossimi anni sono previste novità?
Per le Farfalle abbiamo una rosa gialla in prova, non sarà per il prossimo anno, ma arriveranno delle novità.
Per le Toscane ci sono delle varietà in osservazione, ma non so se saranno promosse, quindi non posso dire nulla. Ci vorrà qualche anno prima di vedere nuove varietà.
Non è facile conciliare tutte le caratteristiche, la rifiorenza, il numero dei fiori, il portamento…
Una delle varietà Toscane più premiate, Dolce Luna, è stata rinchiusa in un piccolo box nel catalogo. Come mai?
Nel catalogo cerchiamo di raggruppare le rose omogenee, Dolce Luna è una Toscana un po’ particolare, ha vegetazione morbida che la rende più simile alle Inglesi.
Delle sei novità di quest’anno tre sono vostre e tre sono di Tom Carruth.
C’è un ottimo rapporto con Carruth. Ha delle ottime varietà che hanno vinto dei premi importanti in America.
Nei prossimi anni proporremo tutte le novità che ci sono sembrate più valide.
Ovviamente continueranno i nostri rapporti anche con tutti gli altri ibridatori.
Avete in catalogo molte varietà di rose antiche, ma gli dedicate poco spazio.
Le descrizioni delle rose antiche si trovano un po’ dappertutto… basta sfogliare un libro o andare su internet. Di anno in anno cerchiamo di alternare le foto per dare spazio un po’ a tutte.
Nel catalogo ci sono alcune varietà che sono stampate con colori esagerati. Penso a Magia Nera e a Blue Moon.
Per queste rose mettiamo in risalto il mito, ma nella descrizione specifichiamo sempre cosa vendiamo.
La rappresentazione delle rose in fotografia è difficilissima. I colori variano tra primavera e autunno, cambiano per la luce e per l’apertura del fiore.
Consigliamo sempre ai clienti di venire in primavera e di segnarsi le varietà che più piacciono, poi di tornare in autunno ad acquistarle.
Magia Nera (Norita) e Blue Moon – HT
Le varietà da voi create sono diffuse all’estero?
Si. Il primo a diffonderle è stato Ludwig’s Roses in Sud Africa.
In Francia nei prossimi anni saranno diffuse Accademia e Roberto Cappucci.
Da due anni le nostre rose sono in osservazione presso Kordes in Germania, quindi è presto per dire qualcosa. In Germania ci sono esigenze diverse, lì il problema è la resistenza al freddo, per noi la resistenza al caldo.
Accademia e Roberto Capucci – Le Toscane
Quest’anno a Roma è stato un successo.
E’ stata una sorpresa! In generale è stato un disastro per tutti i concorsi: il gran caldo ha anticipato tutte le fioriture e al momento del concorso non c’erano più fiori sulle piante. A Monza abbiamo presentato le stesse varietà, ma non hanno avuto gli stessi risultati proprio per questo motivo.
E una varietà bella come Variegata di Barni? Come mai non ha vinto nulla?
Non ha partecipato ai concorsi. Non è stata inviata al momento giusto… e ora non possiamo più inviarla perché ormai è in commercio. I concorsi sono per rose nuove.
E per i concorsi del 2008?
Nel 2008 presenteremo ancora floribunde. Un rosso scurissimo, un arancio-salmone quasi fosforescente.
A Roma avete avuto riconoscimenti per una rosa dedicata al Roseto Carla Fineschi, inserita nel nuovo catalogo.
Al Professor Fineschi ci lega da tanti anni un’amicizia profonda. Speriamo di portare fiumi di visitatori a questo roseto importantissimo e messo troppo poco in risalto.
Recentemente abbiamo riprodotto alcune rose storiche italiane del suo roseto e le abbiamo piantate nell’Orto Botanico di Roma.
Roseto Carla Fineschi – Floribunda
Commercializzerete alcune di queste rose italiane?
Al momento non abbiamo progetti di metterle in commercio. Dobbiamo valutare tanti fattori anche la difficoltà nel riprodurle. Inoltre sono rose un po’ di nicchia ed il pubblico di oggi non è molto specializzato.
Quanto è grande l’azienda “Rose Barni”?
A Pistoia dove facciamo ricerca e curiamo la logistica siamo in 10. A Grosseto facciamo la produzione vera e propria, li siamo in 15. Ogni anno produciamo circa 300.000 piante, il 95% per innesto.
E’ una bella azienda, ma soprattutto c’è una bella tradizione.
Talea o innesto? E’ una questione molto dibattuta, con due scuole di pensiero opposte.
L’innesto da maggior garanzia nel lungo tempo in virtù delle sue radici robuste e fittonanti. In passato poteva presentarsi il problema dei polloni, ma oggi abbiamo dei portainnesti che non emettono polloni.
La talea è più veloce ed economica ma non tutte le varietà sono adatte.
Una volta piantata però la rosa ad innesto ha un risultato più veloce mentre la talea impiega di più.
Recentemente hai preso tu la guida dei progetti di ibridazione, proseguendo la tradizione inaugurata da tua nonna.
Mia nonna è ancora attiva e da tanto tempo ibridiamo insieme. E’ difficile dire quale rosa ho ibridato io e quale lei.
Quando ibridate una rosa avete già delle aspettative su come dovrebbe essere la rosa che state cercando?
In parte si, ma le leggi della genetica sono occulte e una rosa, una volta ibridata da numerosi semi, e da ognuno nasce una rosa diversa, quindi spesso non resta che stare a guardare cosa viene fuori.
Oggi i colori insoliti sono i più ricercati ma non possiamo sapere quale sarà la moda e la richiesta della clientela tra otto anni, quando le rose ibridate oggi potranno essere messe in commercio, così la ricerca parte in ogni direzione.
Quali sono le tue rose preferite?
Io amo le rose a fiore semplice, anche se qualcuno non le considera nemmeno rose…
Tramonto Estivo – Le Farfalle
Quale è il tuo ibridatore preferito?
Preferisco non rispondere… ognuno ha le proprie linee e le proprie preferenze.
Mi sembrebbe di fare un torto agli altri.